GESENU SpA ha condotto negli anni un continuo adeguamento delle tecnologie di trattamento rifiuti, consentendo al complesso impiantistico di Ponte Rio di rimanere all’avanguardia nel panorama italiano ed internazionale.
L’attuale assetto tecnologico vede la presenza di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei rifiuti solidi urbani, un impianto di selezione meccanica dei rifiuti provenienti da Raccolta Differenziata Multimateriale (RDM), un impianto di trattamento biologico dei reflui ed una piattaforma ecologica.
1) TRATTAMENTO MECCANICO BIOLOGICO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
Presso l’impianto vengono conferiti i rifiuti indifferenziati provenienti da oltre 30 Comuni umbri.
L’impianto è dotato di due linee parallele di lavoro:
- Linea di destra: potenzialità di 50 ton/ora (linea principale)
- Linea di sinistra: potenzialità di 25 ton/ora (attiva solo nelle giornate di punta)
Il rifiuto in ingresso, dopo essere passato attraverso un tritturatore aprisacco, viene selezionato attraverso un separatore rotante, da cui vengono separati due flussi:
- il sopravaglio, costituito essenzialmente da frazione secca, che, dopo eliminazione dei materiali ferrosi, viene inviato ad una pressa meccanica e smaltito in discarica sotto forma di balle;
- il sottovaglio, ricco di sostanza organica, viene depurato della frazione ferrosa ed inviato (FORSU) all’impianto di compostaggio di Pietramelina per la sua stabilizzazione (trattamento biologico)
2) SELEZIONE MECCANICA DEI RIFIUTI PROVENIENTI DA RACCOLTA MULTIMATERIALE PESANTE
Il materiale in ingresso (multimateriale pesante) viene caricato all’interno di un trituratore aprisacco, (che elimina i sacchetti in plastica) e scaricato, dopo l’eliminazione della frazione ferrosa, su un nastro trasportatore reversibile, che permette sia di alimentare il vaglio rotante, sia la tramoggia della pressa stazionaria, che consente di pressare il film plastico selezionato: in questo modo si possono ottenere, by-passando la linea impiantistica a valle, balle monomateriale.
Il materiale pesante uscente dal vaglio viene sottoposto ad aspirazione dal ciclone, così da separare il vetro dalla plastica e alluminio; questi ultimi due materiali vengono separati attraverso un vaglio a dischi da cui si ottengono:
- alluminio (sottovaglio), che dopo il passaggio in un nastro ad induzione viene inviato alla pressa;
- plastica (sopravaglio), scaricata su un nastro trasportatore corredato di lettore ottico, che permette di riconoscere ed allontanare certe frazioni, così da ottenere plastica pura inviata alla pressa.
3) IMPIANTO DI TRATTAMENTO BIOLOGICO DEI REFLUI URBANI E DEI REFLUI NON CANALIZZATI
L’impianto di depurazione è costituito da:
- Trattamento biologico a fanghi attivi: in una vasca vengono mescolate tutte le acque da trattare provenienti dall’area impiantistica di Ponte Rio, oltre ai fanghi provenienti dalle fosse settiche, dal lavaggio cassonetti ed i fanghi provenienti da operazioni di pulizia delle fognature. I reflui vengono trattati attraverso uno sgrigliatore fine ed inviati ad un dissabbiatore e disoleatore, dopo di che subiscono trattamenti di denitrificazione, ossidazione e nitrificazione, alla quale segue la fase di chiarificazione finale dell’effluente ottenuta in un sedimentatore.
- Pre-trattamento chimico-fisico del percolato proveniente dalla discarica di Pietramelina.
4) PIATTAFORMA ECOLOGICA
Presso tale area vengono conferiti le seguenti tipologie di rifiuto, per una quantità trattabile pari a 60.000 ton/anno: carta e cartone, vetro, plastica, ferro acciaio e ghisa, metalli non ferrosi, parti di autoveicoli, materiale inerte, materiale tessile, scarti di legno e sughero.
I materiali legnosi vengono triturati ed inviati a recupero, mentre le potature e gli sfalci vengono triturati ed inviati all’impianto di compostaggio di Pietramelina.